Pennone a Mare a Pozzuoli: La Tradizione dei Pescatori Puteolani
Il Pennone a Mare – Palo di Sapone, detto ‘U Penn(e)one o ‘U Pal ‘i Sapo(u)ne, è una festa popolare legata alla devozione dei pescatori puteolani per la Madonna Assunta, protettrice della gente di mare. Il 15 agosto, dalle ore 16, nella parte di porto prossima alla Darsena, detta ‘U Valjone, i pescatori puteolani gareggiano nella tradizionale sfida all’ultima bandierina.
La Sfida del Pennone a Mare: Coraggio ed Equilibrio sul Palo Insaponato
Su di un palo in legno di 15 metri, insaponato con grasso animale, sospeso sul mare e posto a 45⁰ rispetto alla banchina, sono posizionate tre bandierine, corrispondenti ai primi tre gradini del podio. Atleti di ogni età, devoti alla Stella Maris, gareggiano in una goliardica prova di coraggio ed equilibrio, esortati dal pubblico che occupa la banchina e il mare antistante. Vincono coloro che, camminando sullo scivoloso palo, riescono a strappare una delle bandierine prima di cadere in mare.
Un’antica Tradizione e la devozione alla Stella Maris
Al termine della gara, i partecipanti si recano nella chiesetta dell’Assunta a Mare per la messa e la processione che si snoda per la vie del centro storico.
È l’unica festa popolare conservata a Pozzuoli, nonostante i grossi cambiamenti che hanno caratterizzato, dall’inizio del Novecento, il tessuto socio-economico della cittadina, dovuti alla natura vulcanica della terra e allo sviluppo industriale che ha caratterizzato l’economia nei Campi Flegrei dalla fine della seconda metà dell’Ottocento fino al 2000. Questo anno, con Decreto Dirigenziale 239/2020 della Regione Campania, il Pennone a Mare è stato iscritto nell’Inventario IPIC degli Elementi Culturali Immateriali Campani.
Dalla Martagana al Gozzo Puteolano: La storia di ‘U Penn(e)one
I puteolani erano conosciuti nel Mediterraneo per le imbarcazioni colorate d’azzurro e dal profilo svelto, la martagana, evolutasi in gozzo puteolano. Possibile che durante i loro viaggi abbiano conosciuto questo gioco presso altre comunità lungo le rotte migratorie, portandolo nella cittadina dove sarebbe divenuto ‘u penn(e)one. Perché pennone? Potrebbe richiamare la struttura delle vele quadre, armate su pennoni, lunghe aste perpendicolari a quello longitudinale della nave. In uso fin dall’antichità, furono ben presto affiancate dalla vela latina e insieme utilizzate fino all’800. Ancora oggi il 15 agosto i marinai puteolani sfidano la gravità, bramando una delle tre bandierine.
Identità Puteolana: tra storia e devozione Mariana
Il Pennone a Mare è più di una semplice gara; è un racconto della devozione dei marinai per la Madonna Assunta e della ricca identità puteolana stratificata attraverso il tempo. La tradizione continua a rappresentare una parte intrinseca della comunità, testimoniando la forza dei legami tra il mare, la storia e la fede.
Insomma, avrai capito che il mare è sempre protagonista. Una delle bellezze della città dei Campi Flegrei! Non perderti l’articolo sulle spiagge di Pozzuoli. Leggi di più: Campi Flegrei mare: ecco i posti più belli in cui fare un tuffo